VIAREGGIO. Bufera sul Rione Darsena… anzi su uno stand. Uno dei più amati e apprezzati autori della rivista satirica livornese “Il Vernacoliere” denuncia l’utilizzo abusivo di suoi disegni e personaggi in un angolo della festa rionale.
Così scrive Federico Sardelli sulla sua Pagina Facebook:
“Cari Amici, succede questo: al carnevale di Viareggio hanno messo uno stand intitolato «Cani Gonfi» dove si vendono magliette con i miei disegni a 5 euro. Il problema è che nessuno mi ha chiesto nulla e questo è un vero e proprio furto. Poiché mi trovo a Vicenza per dirigere un concerto, chiedo a qualcuno di voi se sa o può reperirmi informazioni su chi siano i ladri che si permettono di fare porcate simili. Vi ringrazio.”
Si scopre poi, con alcuni commenti da parte di utenti, che “Cani Gonfi” (noto personaggio a fumetti dell’autore) è il nome di una associazione di running che fa volontariato anche nell’iniziativa versiliese “Ink For Charity”.
Resta il problema della vendita di magliette con stampati disegni e personaggi che sono di proprietà intellettuale di un autore che non ha dato il permesso dell’utilizzo – in particolare commerciale – degli stessi.
Come infatti è emerso successivamente da uno scambio di messaggi sul social media, di fronte alle parole di assenso di Sardelli a fare un disegno per l’associazione, “mi si chiedeva un disegno di cane gonfio ‘per un gruppo di amici che vorremmo intitolare in suo onore’. E questo è bello e commovente – scrive l’autore del Vernacoliere – Non m’immaginavo che da questo disegno per un gruppo di amici venisse fuori uno stand con magliette stampate e messe in vendita. Anche se per nobili scopi di beneficenza. Ma lo sa che se lo viene a sapere il Cardinali (direttore del Vernacoliere e detentore dei diritti sui personaggi, ndr) s’incazza come un ornitorinco?
E io non potevo immaginare che dietro a questo stand che comunque commercializza una mia idea, ci fosse la sua vecchia richiesta di un disegno ‘per un gruppo di amici’: potrà capire che son due cose ben diverse.”
Sul gruppo Facebook di “Cani Gonfi al Rione Darsena” sono comparsi centinaia di messaggi sdegnati dei fan del Maestro Sardelli (come affettuosamente è chiamato – essendo Sardelli anche direttore d’orchestra).
Saredelli, con lo stile che da sempre lo contraddistingue, non vuole infierire e richiama i suoi estimatori alla civiltà e ai toni moderati: certo è che in questa vicenda gli organizzatori dello stand del Rione Darsena non hanno fatto una bella figura.